Quando parliamo di Pietrasanta, non possiamo fare a meno di pensare all’arte. Da anni ormai la cittadina ‘Perla’ della Versilia si è distinta per la sua attenzione nei confronti dell’arte, lo dimostrano sia le numerose gallerie che costellano il centro storico sia le mostre a cielo aperto che vengono inaugurate ogni primavera nella bellissima Piazza del Duomo.
A tal proposito, sabato 24 giugno abbiamo assistito all’inaugurazione di un’opera dal significato davvero profondo: “La Mia Guenika”, murale dell’artista siciliano Tano Pisano.
Tano Pisano (Lentini, 1947) è cittadino onorario di Pietrasanta, ed è proprio qui che ha deciso di aprire il suo showroom in via P. E. Barsanti 46. Artista di fama internazionale, Tano si è formato presso l’Istituto d’arte di Catania e in seguito presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma, sotto la guida di Maestri quali Montanarini, Gentilini e Maccari. Attraverso la pittura, la scultura, le incisioni, Tano Pisano porta in vita un mondo pieno di colori, ma sempre attraverso un significato di denuncia verso le criticità del nostro millennio.
E la denuncia è chiara nel murale “La Mia Guernika”: l’opera, chiaro omaggio a Pablo Picasso a 50 anni dalla sua morte, parla degli orrori e problemi che affliggono i nostri tempi: la brutalità delle guerre, il traffico d’armi, la violenza, le difficoltà dei migranti.
L’opera è stata collocata in Via Sant’Agostino, lungo la parete esterna del chiostro, alla presenza del sindaco Giovannetti: “L'arte è grande messaggera di pace. Crea legami e collaborazioni impensabili, unisce luoghi lontanissimi, parla una lingua universale. Pietrasanta, che ha l'arte nel suo DNA, non poteva che accogliere con profonda gratitudine e sincera partecipazione l'idea del suo cittadino onorario, il Maestro Tano Pisano: per omaggiare Pablo Picasso, autentico genio del Novecento, in occasione del 50° anniversario della sua morte ma, soprattutto, dare nuova voce al suo grido di resistenza contro ogni guerra, di pace e di speranza". Le parole del sindaco introducono quest’opera, dipinta su dodici pannelli di plexiglas per un totale di sei metri di larghezza e due di altezza.
Tano Pisano ha spiegato che la sua versione della “Guernica” deriva dalla sua visita, avvenuta tre mesi fa, a Mougins (Francia), dove nel 1973 è morto Picasso e dove lo stesso Tano esporrà una mostra l’anno prossimo:
“Ho cominciato a dipingere l’opera a Pietrasanta e quando il sindaco ha saputo a cosa stavo lavorando ha voluto che, una volta finito, il murale fosse mostrato prima a Pietrasanta. Abbiamo trovato un compromesso, per cui l’opera viene presentata per la prima volta qui e, nel 2024, in una grande mostra nella Mougins Monumentale".
Tra i vari racconti che si intrecciano all’interno dell’opera, oltre alla guerra, si parla di migranti che arrivano attraverso il mare, di bambini che muoiono, temi dolorosi e intensi che sottolineano la sofferenza e l’angoscia che viviamo nella nostra epoca. Così come nell’opera di Picasso, anche qui le figure umane deformate e dalle linee aguzze contribuiscono a sottolineare la drammaticità della scena.
A differenza della Guernica picassiana, però, nell’opera di Tano Pisano notiamo un elemento di grande differenza, ossia il colore. Tano, infatti, nonostante la tragicità della situazione ritratta, ha voluto dare una nota di speranza attraverso il suo elemento distintivo, ossia l’uso del colore.
Per maggiori informazioni riguardo Tano Pisano e le sue opere, visitate il sito web http://www.tanopisano.com/.